Botteghe Ceramiche
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Ceramica, terracotta, lavorazione del legno, della pietra e del ferro battuto: nella valle dell'Ufita sono secolari tradizioni artigianali, legate per lo più alle quotidiane necessità casalinghe ed all'attività agro-pastorale. Frutto di un fecondo intreccio di civiltà e dominazioni diverse, hanno saputo dar vita, anche, ad un artigianato artistico (soprattutto tarsia lignea e pietra scolpita), espressione "alta" di una sapienza manuale, diventata patrimonio culturale, che oggi se non è disperso, e a rischio d'estinzione. La ceramica artigianale di Ariano Irpino e, senza dubbio, fin dai tempi più remoti, una delle attività più rappresentative della valle dell'Ufita. Si tratta di una tradizione figulina (il "figulo" era it ceramista di un tempo), gia diffusa all'epoca dei romani, come testimonierebbe il ritrovamento di una fornace romana con vari frammenti ceramici nella contrada Figula di Ariano. Botteghe ceramiche e fornaci sorsero durante tutto il medioevo, fino ad assumere la dimensione di vere e proprie 'fabbriche" nel XVIII secolo, quando ad Ariano si registra l'esistenza di ben 11 fornaci e 29 artefici ("faenzani" locali o di origine vietrese) nel Rione dei Tranesi. continui scambi commerciali e culturali con la Puglia e con la vicina Lucera, altro :entro ceramico importante, popolato dai Saraceni venuti dalla Sicilia durante il dominio svevo, spiegano la presenza di alcuni rari motivi decorativi, di chiara matrice arabo-sicula (ma molto probabilmente gli Arabi erano giunti ad Ariano, gia nel XII, secolo, al seguito di Ruggiero II il Normanno). Singolari e spiritose, invece, sono e forme e caratteristici i decori delle antiche maioliche popolari arianesi, semplici ad immediati, secondo canoni ornamentali, che combinano motivi folkloristici, allegorici e sacri. Boccali noti come "bevi se puoi", vasellame, "fiasche a segreto" (nascoste, cioè, all'interno di statuine a forma di busto di donna), le originali sirene a lucerne antropomorfe, grandi centri-tavola (le "spase", utilizzate per il pranzo collettivo e per l'essiccazione delle conserve), piattini e saliere, accesi da ricorrenti colon brillanti, giallo aranciato, verde ramina e manganese (marrone violaceo "bruciato" ).
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http://www.cittadiariano.it/index.php?option=com_content&task=view&id=39&Itemid=41
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Inserito in data 2007-03-21
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Castello normanno e ceramiche serata con Mozart in cattedrale
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Storia, arte, musica, verde: due giorni di festa ad Ariano Irpino di DONATELLA BERNABO SILORATA Dal Castello normanno al Museo delle ceramiche, passando per la cattedrale e il Museo diocesano, la Biblioteca comunale Mancini e il Museo degli Argenti: Ariano Irpino apre le porte dei suoi tesori e invita a una grande festa di primavera che incrocia Città della Domenica. Arte, artigianato e musica classica per tre giorni - da oggi e fino a lunedì - animeranno la cittadina irpina. Prima tappa l´antico castrum, simbolo di Ariano con i ruderi delle sue torri di avvistamento, le mura, i fossati. L´inespugnabile fortezza dominava le valli dell´Ufita, del Miscano e del Cervaro; oggi appare per metà interrata, ma conserva tracce importanti che ricordano la storia del luogo. Che fu dominio normanno e poi svevo, passò poi agli angioini e quindi agli aragonesi. Si visitano la torre est e le due torri sul lato sud dove un tempo si aprivano le porte con i ponti levatoi. La visita prosegue in città al Museo civico dedicato alla grande tradizione ceramica di Ariano. In esposizione i manufatti dal Seicento all´Ottocento: acquasantiere, fiasche decorate, piatti ornamentali, borracce ed altre pezzi che raccontano la storia della ceramica arianese, singolare per motivi figurativi e cromie. Le maioliche variopinte coloreranno anche le strade del centro antico dove per l´occasione esporranno i ceramisti ancora attivi in città (Artes Antiquae, Maiolica Russo, Maiolike Dekor, Pietrolà Marco, Russo Mariella, Maioliche Baviello, Maiolicart). In mostra e in vendita pezzi di oggi che emulano la tradizione, souvenir d´arte da portare a casa dalla terra d´Irpinia. Aperto anche il museo diocesano che custodisce opere pittoriche del Sei e Settecento e l´Annunciazione del pittore fiammingo Wenzel Cobergher, e il Museo degli argenti. La Basilica Cattedrale ospiterà invece (domani sera alle 19.30) il Concerto di Primavera con l´Orchestra sinfonica del Sannio: ventotto elementi diretti dal giovane Raffaele Cancelliere, arianese di origine, classe 1977. In programma la Sinfonia numero 1 di Wolfgang Amadeus Mozart K16, la sinfonia numero 41 in do maggiore K551 "Jupiter" e il concerto per Tromba e orchestra Hob VIII di Franz Joseph Haydn che vedrà come solista Fulvio De Fuccia.
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http://www.napoli.repubblica.it/speciali/week/week86/index.html
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Inserito in data 2007-03-21
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Notizie dalla settimana del regalo solidale del Progetto Policoro a Roma
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Venerdì 16 dicembre u. s. si è avviata l'esposizione di alcune delle aziende del Progetto Policoro presenti in Via della Conciliazione, 12 - Roma presso la libreria AVE per l'iniziativa denominata "la settimana del regalo solidale" L'iniziativa ha avuto il migliore avvio e sta riscuotendo un buon successo tra i visitatori dell'iniziativa. Le aziende aderenti all'iniziativa sono: La cooperativa il Segno di Fuscaldo - Calabria che produce artigianato tessile e non solo, la cooperativa Artour di Ariano Irpino che promuove il territorio, la società sas Gustitalia che commercializza, via telematica, prodotti gastronomici locali, la società snc Maiolicart che produce manufatti in maioliche. Le tre relatà campane provengono tutte dal territorio di Ariano Irpino. La cooperativa Lucana è la "S. Vincenzo de Paolis" che espone delle bellissime navi realizzate dai detenuti del carcere di Melfi realizzate attraverso un progetto di riabilitazione proposto alle carceri dalla cooperativa. L'iniziativa organizzata, per la prima volta probabilmente, è solo alla sua prima edizione ma nulla toglie che se ne possano realizzare altre più strutturate e con maggiori possibilità di organizzazione a priori. Intanto ... camminando s'apre il cammino!"
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http://www.progettopolicoro.it/modules.php?name=News&file=article&sid=275
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Inserito in data 2007-03-21
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L’artigianato di qualità conquista il mercato inglese
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La Campania fa centro sui mercati londinesi con una forte spinta per l’ulteriore internazionalizzazione delle imprese attraverso la promozione dei prodotti di qualità. Questo il risultato piu’ significativo della partecipazione in Gran Bretagna alla fiera internazionale “Top Drawer Spring” di Londra, tenutasi nei giorni scorsi. L’iniziativa, coordinata dall’Irvat (Istituto per la Valorizzazione dei prodotti regionali), rientra nel programma Plait (Public Local Agency for International Trade) del Por Campania 2000/2006 e riguarda le Province di Avellino, Benevento, Caserta e la Camera di Commercio di Napoli, quest’ultima tramite la propria azienda speciale Proteus. A Londra, in maniera specifica, si è puntato sull’oggettistica da regalo di qualità, attraverso i manufatti di trenta aziende campane. “Ci stiamo muovendo moltissimo, cercando di esportare i prodotti di alta qualità della nostra regione”, dice Carmela Cotrone, responsabile delle Misura 6.5 Por Campania. Per Michele Lomuto, presidente dell’Irvat e di Proteus, aggiunge: ‘’Il connubio tradizione-qualità della nostra regione è il nostro biglietto da visita qui a Londra, dove ci sono i migliori espositori dei nostri prodotti. Per ora, i risultati che stiamo riscontrando sono abbastanza favorevoli, speriamo di continuare su questa strada”.
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http://www.denaro.it/go/a/_articolo.qws?recID=191811
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